L’intervento di liposuzione è pericoloso?
Si tratta di un intervento chirurgico che raramente conduce a complicanze. La sua supposta pericolosità dipende dal fatto che vi sono stati negli ultimi anni alcuni casi mortali, ampiamente pubblicizzati dalla stampa. C’è da dire che questi casi estremi sono collegati in genere ad una sottovalutazione da parte del chirurgo del tipo d’intervento e delle più ovvie precauzioni (presenza di un anestesista, sala operatoria adeguata, asportazione di grasso non superiore ai 2000cc). Quindi un paziente in buona salute, privo di fattori di rischio ed operato in un ambiente idoneo corre i normali rischi insiti in un intervento chirurgico e nulla più.
I nei è meglio lasciarli dove sono?
Niente di più sbagliato: un neo non diventa pericoloso perché lo si toglie (a meno che non sia già maligno e lo si tolga in maniera parziale, ma si tratta di un tipo di trattamento ormai abbandonato), semmai lo può diventare se rimane al suo posto.
Ciò non significa comunque che i nei vadano tolti in maniera indiscriminata, spetta allo specialista una valutazione clinica obiettiva.
Le protesi mammarie una volta inserite possono vedersi, sentirsi al tatto, indurirsi? Inoltre vanno sostituite dopo un certo numero di anni?
Tutte queste affermazioni possono essere vere, ma non necessariamente: una protesi si “vede” e si ” sente” solo nel caso di donne magre, con ghiandola mammaria sottile e a cui le protesi siano state impiantate in sede superficiale (sottoghiandolare anziché sottomuscolare). L’indurimento dipende dalla cosiddetta reazione capsulare, ovvero ogni materiale estraneo introdotto nell’organismo provoca una reazione di “isolamento” che consiste in una formazione di tessuto fibroso. Questa è generalmente così modesta da risultare impercettibile, ma in alcuni casi può avere notevole consistenza e dare indurimento (in tal caso è necessario un intervento chirurgico di revisione), anche se tale fenomeno con le protesi odierne è statisticamente poco rilevante.
Ho il problema della cellulite…
La cosiddetta cellulite è una malattia cronica che consiste in un accumulo di liquidi nello spazio extravasale delle gambe dovuto ad un deficit di microcircolazione. Pertanto con una terapia adeguata si può ridurne l’effetto ma non agire sulla causa (in realtà si tratta di più cause tra cui la struttura del bacino, la postura e l’uso della pillola anticoncezionale). La terapia più indicata non è la liposuzione (si tratta di un accumulo d’acqua, non di grasso) ma la mesoterapia associata a drenaggio linfatico manuale o meccanico e all’esercizio fisico mirato. Questa terapia va ripetuta una o due volte l’anno.
Il chirurgo plastico opera senza lasciare cicatrici?
La cicatrice è la conseguenza inevitabile della guarigione di una ferita. Pertanto non esistono interventi senza cicatrici, ma solo cicatrici più o meno visibili. Ciò dipende in parte dalla individuale predisposizione a formare cicatrici più o meno evidenti, dalla sede corporea, dall’attenzione posta dal paziente a seguire le indicazioni post-operatorie del chirurgo. Naturalmente anche il chirurgo ha il suo peso: in questo senso c’è da considerare che non è che il chirurgo plastico possieda delle tecniche segrete o magiche in grado di rendere le cicatrici visibili: semplicemente adopera particolare cura nello scegliere la direzione del taglio, nel chiudere la ferita con punti piccoli e/o intradermici (cioè non dati sulla pelle) e nel rimuoverli precocemente per lasciare meno segno possibile.
Il laser è indolore e non lascia nessun segno?
Il laser (sarebbe meglio dire i laser perché ce ne sono diversi in base al tipo di lesione da trattare) godono di una buona fama spesso immeritata.
E’ vero che ci sono alcune patologie in cui il laser è trattamento unico e/o di prima scelta, ma in molti casi il suo utilizzo è una forzatura o addirittura controproducente (per es. in caso si tolga una lesione che vada sottoposta ad esame istologico). E comunque non è vero che non è doloroso (minimo ci vuole l’anestesia locale; per grossi interventi anche la sedazione) e che non lascia segni: se impropriamente usato possono residuare cicatrici o pigmentazioni come dopo un intervento tradizionale. Pertanto sì al laser ma con giudizio e diffidando dei fautori del “tutto col laser”.